Assemblea Italmobiliare approva il bilancio 2003

Il dividendo sale a 1 euro per le ordinarie (+6,4%) e a 1,078 euro per le risparmio (+5,9%)

Milano, 18 maggio 2004 – L’Assemblea ordinaria degli azionisti di Italmobiliare Spa, riunitasi oggi in seconda convocazione, ha approvato la relazione e il bilancio dell’esercizio 2003, chiuso con ricavi consolidati per 4.397,1 milioni di euro (+0,7%), un utile totale di 442 milioni (+17,5%) e un utile di competenza del Gruppo di 168,7 milioni (+40,8%). I soci hanno deliberato la distribuzione di un dividendo di 1 euro alle azioni ordinarie (0,94 euro per l’esercizio 2002) e di 1,078 euro alle azioni di risparmio (1,018 euro) con un incremento rispettivamente del 6,38% e del 5,89%. Il dividendo sarà messo in pagamento il prossimo 27 maggio, con stacco della cedola il 24 maggio.
L’Assemblea ha inoltre approvato la proposta del Consiglio di amministrazione di innalzare da 9 a 10 il numero dei componenti il Cda. Il Consiglio è stato quindi integrato con la nomina di Piergiorgio Barlassina, già Condirettore generale per l’Amministrazione e la Finanza, che dopo una lunga e proficua collaborazione ha risolto il rapporto di lavoro con la società per raggiunti limiti d’età. Angelo Triulzi, responsabile dal giugno 2003 della Direzione Finanza di Italmobiliare, diviene Condirettore generale per l’Amministrazione e la Finanza.
I soci hanno espresso un parere positivo sulla proposta di riaffidare a Reconta Ernst & Young l’incarico per la revisione contabile del bilancio e del bilancio consolidato per gli esercizi 2004, 2005 e 2006.
L’Assemblea ha anche rinnovato l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie per un periodo di 18 mesi dalla deliberazione; il prezzo di acquisto di ciascuna azione non dovrà essere inferiore né superiore del 15% rispetto alla media dei prezzi di riferimento registrati presso la Borsa italiana nelle tre sedute precedenti ogni singola operazione; il controvalore complessivo non potrà essere, in ogni caso, superiore ai 50 milioni di euro; il numero massimo delle azioni acquistate, ordinarie e/o di risparmio, non potrà avere un valore nominale complessivo, includendo anche le azioni eventualmente possedute da società controllate, eccedente la decima parte del capitale sociale.

In sede di Assemblea straordinaria, sono quindi state deliberate alcune modifiche e integrazioni allo Statuto sociale in gran parte correlate all’applicazione della riforma Vietti.