Esaminati dal Consiglio di amministrazione i risultati del bilancio 2010

GRUPPO ITALMOBILIARE

  • RICAVI: 5.147,3 MILIONI DI EURO (5.365,4 MILIONI NEL 2009)
  • RISULTATO NETTO TOTALE: 187,8 MILIONI (284,3 MILIONI)
  • INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO: 2.095,5 MILIONI (2.200,8 MILIONI)
  • PATRIMONIO NETTO: 5.932,8 MILIONI (5.767,1 MILIONI)
  • NET ASSET VALUE: 1.654,9 MILIONI AL 31 DICEMBRE 2010 (2.166,1 MILIONI A FINE 2009)
  • DIVIDENDO PER L’ESERCIZIO 2010: 0,532 EURO ALLE AZIONI ORDINARIE (0,856 EURO NEL 2009) E 0,610 EURO ALLE AZIONI DI RISPARMIO (0,934 EURO)

Milano, 30 marzo 2011 – Il Consiglio di amministrazione di Italmobiliare S.p.A. ha oggi preso in esame e approvato il bilancio consolidato e il bilancio della società per l’esercizio 2010.
Il Gruppo Italmobiliare ha chiuso il bilancio 2010 con un utile netto totale di 187,8 milioni di euro, rispetto all’utile di 284,3 milioni del precedente esercizio che aveva beneficiato dell’effetto derivante dai rilevanti ripristini di valore su titoli determinati dal positivo andamento dei mercati finanziari nel 2009 nonché da un maggiore flusso di dividendi dalle partecipate.

Tra i diversi settori di attività in cui opera il Gruppo, il settore finanziario - che include la capogruppo Italmobiliare e le società finanziarie interamente possedute - è stato il comparto che ha registrato la maggiore flessione percentuale dei risultati, condizionato da mercati finanziari ancora instabili. In modo particolare il mercato azionario italiano ha registrato a fine anno un calo di oltre il 13% in controtendenza rispetto ad altri mercati. In questo contesto il risultato netto del settore risulta positivo di 26,7 milioni rispetto ai 91,8 milioni del 2009, risultato che - come detto - aveva beneficiato di rilevanti ripristini di valore su titoli (27,7 milioni di rivalutazioni nette rispetto a 3,2 milioni di svalutazioni nette nel 2010). La diminuzione dei risultati è da imputare anche a minori proventi da partecipazioni e ai risultati negativi delle società valutate a equity.
Nel settore bancario, l’incerto andamento dei mercati, ha indotto la clientela ad una gestione più conservativa dei portafogli che ha significativamente ridotto le commissioni di gestione determinando, nonostante una forte riduzione dei costi, una perdita di 4,1 milioni (risultato positivo di 1,2 milioni nel 2009).
Nel comparto industriale, il settore materiali da costruzione, costituito dal gruppo Italcementi (cha ha comunicato i risultati lo scorso 4 marzo), ha registrato ricavi pari a 4.790,9 milioni (-4,3% rispetto al 2009) su cui hanno influito il calo dei volumi unitamente ai riflessi di una negativa dinamica dei prezzi di vendita in alcuni Paesi, in particolare in Italia, Nord America e India. La riduzione dei ricavi e l’incremento dei costi dei prodotti recupero di efficienza. Il margine operativo lordo corrente è stato pari a 836,3 milioni (-13,9%) e il risultato operativo a 353,8 milioni (-20,1%).
Il settore imballaggio alimentare e isolamento termico, costituito dal gruppo Sirap Gema, ha registrato ricavi per 239,3 milioni sostanzialmente in linea con il 2009. Il risultato operativo ammonta a 10,8 milioni in riduzione del 42,2% rispetto al 2009 per effetto principalmente del significativo aumento del costo medio delle materie prime, in un mercato fortemente competitivo.

Nel corso dell’esercizio 2010 i ricavi sono stati pari a 5.147,3 milioni, con un calo del 4,1% rispetto al 2009. Il margine operativo lordo corrente (878,8 milioni) e il margine operativo lordo (876,5 milioni) hanno segnato rispettivamente una diminuzione del 16,8%e del 16,0%. Il risultato operativo, dopo ammortamenti in crescita (488,4 milioni rispetto a 474,9 milioni nel 2009 ) e rettifiche di valore su immobilizzazioni in netta flessione (7,9 milioni rispetto a 54,4 milioni), ha registrato un calo del 26,1% a 380,2 milioni.
Il risultato netto dell’esercizio è stato pari a 187,8 milioni, con una diminuzione del 34,0% rispetto al 2009, mentre il risultato netto attribuibile al Gruppo, dopo un risultato di terzi pari a 166,5 milioni (-11,0%), è stato di 21,3 milioni (-78,1%).

Al 31 dicembre 2010 il patrimonio netto totale del Gruppo Italmobiliare ammontava a 5.932,8 milioni in crescita rispetto ai 5.767,1 milioni al 31 dicembre 2009. Alla stessa data l’indebitamento finanziario netto era pari a 2.095,5 milioni con un miglioramento di oltre 105 milioni rispetto a fine 2009; di conseguenza il gearing è passato al 35,32% a dicembre 2010 dal 38,16% di fine 2009.
La posizione finanziaria netta di Italmobiliare e delle società finanziarie interamente controllate a fine 2010 risultava positiva per 170,6 milioni, con una diminuzione di 84,4 milioni rispetto a fine 2009 per effetto principalmente dell’acquisto, per 110,6 milioni delle partecipazioni Mediobanca e RCS MediaGroup detenute da Italcementi, come già comunicato a fine dicembre.

La Capogruppo Italmobiliare S.p.A. al 31 dicembre 2010 presenta un utile netto di 35,2 milioni, in diminuzione rispetto all’utile di 52,6 milioni del 2009. La riduzione è da imputare essenzialmente alla forte diminuzione del flusso dei dividendi incassati nel corso del 2010 e a minusvalenze non completamente compensate da corrispondenti proventi da investimento di liquidità.

Il Net Asset Value (NAV) di Italmobiliare al 31 dicembre 2010 era pari a 1.654,9 milioni (2.166,1 milioni al 31 dicembre 2009.

Il Consiglio di amministrazione di Italmobiliare proporrà all’Assemblea degli azionisti del 24 e 25 maggio prossimo (rispettivamente in prima e seconda convocazione) la distribuzione di un dividendo di 0,532 euro alle azioni ordinarie (0,856 euro nel 2009) e di 0,610 euro alle azioni di risparmio (0,934 euro) in pagamento dal 9 giugno 2011 con stacco cedola il 6 giugno.

L’Assemblea speciale degli azionisti di risparmio è stata convocata per il 16 maggio in prima convocazione, il 23 maggio in seconda e il 24 maggio in terza convocazione

Previsioni - Nonostante il recupero dell’economia mondiale e la ripresa dell’area euro, le continue tensioni dei mercati e la loro potenziale propagazione all’economia reale, costituiscono elementi di forte incertezza per effettuare una previsione affidabile sui risultati complessivi dell’esercizio 2011, che comunque dovrebbero confermarsi positivi.