- IL SEMESTRE CHIUDE CON UN UTILE DI 84,3 MILIONI DI EURO MALGRADO IL DIFFICILE CONTESTO ECONOMICO
- PATRIMONIO NETTO TOTALE OLTRE LA SOGLIA DEI 6 MILIARDI DI EURO Ø INDEBITAMENTO CONSOLIDATO STABILE A 2.214 MILIONI
- POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA CAPOGRUPPO E DELLE SOCIETA’ FINANZIARIE IN MIGLIORAMENTO: POSITIVA PER 286 MILIONI
GRUPPO ITALMOBILIARE:
- RICAVI: 2.628,5 MILIONI DI EURO (2.776,7 MILIONI NEL PRIMO SEMESTRE 2009)
- RISULTATO NETTO TOTALE: 84,3 MILIONI (164,2 MILIONI)
- PATRIMONIO NETTO: 6.066,9 MILIONI (5.767,1 MILIONI AL 31 DICEMBRE 2009)
- INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO: 2.214,0 MILIONI (2.200,8 MILIONI AL 31 DICEMBRE 2009)
- NET ASSET VALUE: 1.695,3 MILIONI (2.042,6 MILIONI AL 31 MARZO 2010, 2.166,1 MILIONI AL 31 DICEMBRE 2009)
Milano, 6 agosto 2010 – Il Consiglio di amministrazione di Italmobiliare S.p.A. ha preso in esame e approvato il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 giugno scorso.
Il Gruppo Italmobiliare ha chiuso il primo semestre 2010 con un utile netto totale di 84,3 milioni di euro (164,2 milioni nell’omologo periodo 2009) a fronte di ricavi di 2.628,5 milioni (2.776,7 milioni) e di un risultato operativo di 219,3 milioni (273,8 milioni) dopo ammortamenti per 238,8 milioni (232,9 milioni). La contrazione dei risultati ha interessato tutti i settori di attività del Gruppo, in particolar modo quelli industriali che sono stati colpiti da una diminuzione della domanda e da una riduzione dei prezzi di vendita soprattutto in alcuni Paesi industrializzati, mentre il settore finanziario e bancario è stato influenzato da un clima di forte incertezza che ha portato la maggior parte dei mercati a consuntivare nel periodo una generale flessione.
Nel settore materiali da costruzione, la controllata Italcementi - che ha comunicato i dati relativi al semestre lo scorso 30 luglio - nonostante segnali di ripresa dei volumi venduti nel secondo trimestre, ha registrato nei primi sei mesi un calo dei ricavi e dei risultati, penalizzati dalla sfavorevole situazione meteorologica nella prima parte dell’anno e dal negativo andamento dei prezzi unitari in alcuni Paesi. Nel periodo è proseguita la significativa riduzione dei costi operativi (stimati nell’anno in circa 100 milioni di euro) per effetto delle specifiche azioni attuate nell’esercizio in corso. I ricavi, pari a 2.455,1 milioni, hanno registrato una contrazione del 5,1% rispetto al primo semestre 2009, mentre il margine operativo lordo corrente, pari a 434,5 milioni, è diminuito del 12,6% e il risultato operativo è stato di 197,9 milioni (-16,8%).
Anche il settore imballaggio alimentare e isolamento termico, costituito dal gruppo Sirap Gema, è stato caratterizzato da una diminuzione della domanda a cui si è aggiunto un significativo aumento del costo delle materie prime polimeriche. I ricavi sono stati pari a 114,2 milioni (-3,6% rispetto al 30 giugno 2009) mentre il risultato operativo è calato a 4,6 milioni (-38,8%); il risultato netto del semestre è pari a 1 milione (pressoché invariato rispetto al primo semestre 2009) grazie a oneri finanziari inferiori e a differenze di cambio positive.
Il settore finanziario, che include la capogruppo Italmobiliare S.p.A. - che ha chiuso il semestre con un utile di 30,8 milioni - e le società finanziarie interamente possedute, ha realizzato un utile netto di 19,6 milioni rispetto a 64,8 milioni del primo semestre 2009.
Nonostante un positivo inizio d’anno, l’andamento negativo dei mercati nel secondo trimestre ha comportato svalutazioni del portafoglio azionario e minori rivalutazioni e plusvalenze nel portafoglio obbligazionario, solo in parte compensate da minori oneri da indebitamento.
Il settore bancario, che raggruppa l’attività di Finter Bank Zürich e del Crédit Mobilier de Monaco, ha registrato un calo del margine di intermediazione a 16,9 milioni (20,1 milioni al 30 giugno 2009) a causa principalmente della riduzione delle commissioni attive.
Nonostante le misure di contenimento dei costi, il risultato netto del periodo risulta negativo di 0,6 milioni ( utile di 2,5 milioni nel primo semestre 2009). Il patrimonio netto del settore bancario ammonta a 109,5 milioni (99 milioni a fine 2009).
Alla fine del primo semestre il patrimonio netto totale di Italmobiliare è salito oltre la soglia dei 6 miliardi di euro a 6.066,9 milioni con un incremento di 299,8 milioni rispetto a fine 2009, incremento dovuto all’utile del semestre e alla positiva variazione cambi.
L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 giugno scorso era pari a 2.214,0 milioni, sostanzialmente in linea rispetto ai livelli di fine 2009 (2.200,8 milioni) dopo investimenti per 284,7 milioni.
In seguito all’incremento del patrimonio netto e al mantenimento dei livelli di indebitamento il gearing è migliorato passando dal 38,16% a fine dicembre 2009 al 36,49% a fine giugno 2010.
La posizione finanziaria netta di Italmobiliare e delle società finanziarie interamente controllate, positiva per 285,8 milioni, ha segnato un miglioramento di oltre 30 milioni rispetto al 31 dicembre 2009.
Il Net Asset Value (NAV) di Italmobiliare a fine semestre era pari a 1.695,3 milioni: al 31 marzo 2010 era pari a 2.042,6 milioni (2.166,1 milioni a fine 2009); la diminuzione è correlata alla variazione negativa dei mercati.
Previsioni - Il contesto macroeconomico internazionale rimane ancora incerto in particolare nei settori in cui opera il Gruppo.
Nell’area industriale l’andamento positivo dei paesi emergenti potrà controbilanciare la domanda ancora debole di quelli industrializzati. I risultati operativi saranno però influenzati dai prezzi di vendita in calo in alcuni mercati nonché dall’incremento dei costi di materie prime e prodotti energetici che potranno essere solo parzialmente compensati da programmi di riduzione di costi e di efficienza industriale.
I risultati del settore finanziario saranno invece condizionati dalla volatilità dei mercati, questi ultimi influenzati dalle politiche monetarie e fiscali dei singoli governi europei e da una ripresa economica americana inferiore alle aspettative.
In questo contesto riteniamo che il risultato potrà essere inferiore all’esercizio precedente pur rimanendo positivo.
Disclaimer
Questo comunicato stampa, ed in particolare la Sezione intitolata “Previsioni”, contiene dichiarazioni previsionali (“forward-looking statements”). Queste dichiarazioni sono basate sulle attuali aspettative e proiezioni del Gruppo relativamente ad eventi futuri e, per loro natura, sono soggette ad una componente intrinseca di rischiosità ed incertezza.
Sono dichiarazioni che si riferiscono ad eventi e dipendono da circostanze che possono, o non possono, accadere o verificarsi in futuro e, come tali, non si deve fare un indebito affidamento su di esse. I risultati effettivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette dichiarazioni a causa di una molteplicità di fattori, incluse una continua volatilità e un ulteriore deterioramento dei mercati del capitale e finanziari, variazioni nei prezzi di materie prime, cambiamenti nelle condizioni macroeconomiche e nella crescita economica ed altre variazioni delle condizioni di business, mutamenti della normativa e del contesto istituzionale (sia in Italia che all’estero), e molti altri fattori, la maggioranza dei quali è al di fuori del controllo del Gruppo.
In allegato il comunicato integrale