Nel primo semestre utile netto totale del gruppo a 190,5 milioni di euro (+14,5%)

Milano, 12 settembre 2003 - La relazione sull’andamento della gestione al 30 giugno 2003 è stata presa in esame ed approvata oggi dal Consiglio di amministrazione di Italmobiliare Spa presieduto da Giampiero Pesenti. Nel primo semestre 2003 il gruppo Italmobiliare registra una crescita dei risultati consolidati determinata da una buona redditività complessiva delle attività industriali e da un incremento del contributo globale delle società finanziarie.
L’andamento economico del gruppoL’utile netto totale al 30 giugno 2003 ammonta a 190,5 milioni di euro in incremento del 14,5% rispetto ai 166,3 milioni di euro del primo semestre 2002; l’utile di pertinenza del gruppo è pari a 85,7 milioni di euro (+35,2%) rispetto ai 63,4 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi consolidati ammontano a 2.179,2 milioni di euro (+0,9%); gli oneri finanziari netti diminuiscono a 22,4 milioni di euro (da 27 milioni di euro), mentre gli oneri/proventi straordinari evidenziano un saldo positivo pari a 11,3 milioni di euro (rispetto ad un saldo negativo del primo semestre 2002 di 17,6 milioni di euro) dovuto a plusvalenze su cessione di immobilizzazioni, rimborsi assicurativi e a riprese di accantonamenti effettuati in passato. L’andamento gestionale consolidato del gruppo ha risentito di una flessione nel settore materiali da costruzioni che ha determinato una contrazione rispettivamente del margine operativo lordo a 498,2 milioni di euro (-3,2%) e del risultato operativo a 302,1 milioni di euro (-5,9%) che è stato condizionato anche dall’aumento degli ammortamenti conseguenti all’entrata in esercizio in Italia della nuova linea produttiva di Calusco. Su entrambi gli indicatori ha influito negativamente l’effetto della conversione dei risultati in valuta di alcune società estere. L’indebitamento finanziario netto consolidato ammontava a fine giugno a 2.010,9 milioni di euro (1.913,1 milioni al 31 dicembre 2002) in crescita principalmente per effetto degli investimenti realizzati nel semestre pari a 226,6 milioni di euro; al 30 giugno 2002 l’indebitamento finanziario netto era pari a 2.150,7 milioni di euro.
L’andamento dei settori di attivitàIl primo semestre dell’anno evidenzia un apporto positivo della principale controllata, Italcementi, con un utile complessivo di 144,3 milioni di euro (+1,4%) e un utile netto di competenza di 106,5 milioni di euro (-1,3%) e di Sirap Gema (imballaggio alimentare e isolamento termico) che ha registrato un utile di 5 milioni di euro rispetto a 2 milioni di euro nel primo semestre dello scorso anno. Tra le principali società finanziarie Italmobiliare International Finance ha ottenuto un utile di 10,8 milioni di euro (7,7 milioni di euro nei primi sei mesi 2002); Société de Participation Financière Italmobiliare ha conseguito un utile netto di 16,8 milioni di euro (1,9 milioni di euro al 30 giugno 2002) per effetto della ripresa di valore di alcune partecipazioni conseguente al migliore andamento dei corsi borsistici; Fincomind (che controlla Finter Bank Zürich e Finter Bank France) evidenzia una perdita consolidata di 1,2 milioni di franchi svizzeri (utile consolidato di 1,8 milioni di milioni di franchi svizzeri del primo semestre 2002) connessa essenzialmente agli oneri derivanti dal processo di ristrutturazione dell’attività di Finter Bank France.
I fatti di rilievo – Italcementi ha incrementato la partecipazione in Ciments Français a 74,9% da 71,8% con un investimento di 54,6 milioni di euro ed ha acquistato 880.000 azioni proprie, al servizio del piano di stock option per amministratori e dirigenti, con un investimento di 7,5 milioni di euro; Italcementi ha inoltre proceduto all’acquisto attraverso la controllata Devnya Cement, per un controvalore di circa 0,8 milioni di euro, di una partecipazione pari al 24,95% di Vulkan AD, già detenuta per il 70% da Ciments Français. Italmobiliare ha raggiunto un accordo con Saur International S.A. sulla definizione del prezzo di trasferimento della partecipazione del 29% del capitale di Sigesa, avvenuta lo scorso anno, il cui valore di cessione è stato definitivamente stabilito in 21,6 milioni di euro (di cui 19,8 milioni di euro incassati nel 2002), ciò ha consentito la realizzazione di una sopravvenienza attiva di 1,8 milioni di euro. Intermobiliare S.p.A. nel corso del primo semestre 2003 ha acquistato sul mercato ulteriori 775.152 azioni ordinarie Italcementi per un controvalore complessivo di 6,7 milioni; la partecipazione diretta e indiretta di Italmobiliare nel capitale ordinario della società è pertanto salita al 58,73%.
La capogruppo – Italmobiliare Spa ha conseguito nel primo semestre un utile netto di 48,4 milioni di euro rispetto a 40,0 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. I dividendi incassati, comprensivi dei relativi crediti di imposta, evidenziano un incremento da 72,5 milioni di euro a 80,5 milioni di euro, con una crescita in valore assoluto di 8 milioni di euro. La posizione finanziaria netta della holding, unitamente a quella delle finanziarie interamente controllate, è positiva per 195,3 milioni di euro (181,2 milioni di euro al 31 dicembre 2002).
Previsioni – La formulazione di previsioni è influenzata dal permanere, per il secondo semestre, dell’incertezza del quadro economico congiunturale e valutario. Nelle attività industriali, il settore dei materiali da costruzione dovrebbe registrare una riduzione del risultato finale per il venir meno dei rilevanti vantaggi fiscali di cui aveva beneficiato l’esercizio precedente, mentre il settore imballaggio alimentare e isolamento termico realizzerà risultati consolidati nettamente superiori a quelli del 2002.
L’apporto delle attività finanziarie, in assenza di sensibili diminuzioni dei corsi di borsa di alcune partecipazioni, dovrebbe essere superiore allo scorso anno. Complessivamente, quindi, salvo eventi attualmente non prevedibili, il risultato consolidato del gruppo migliorerebbe rispetto a quello dell’esercizio precedente.
Per quanto riguarda la capogruppo Italmobiliare Spa, tenuto conto dell’assenza nell’esercizio in corso di significative plusvalenze, di cui aveva invece beneficiato nel 2002, il risultato dovrebbe essere moderatamente inferiore rispetto allo scorso esercizio.

In allegato il comunicato integrale