CREARE VALORI INVESTENDO NEL FUTURO
di CARLO PESENTI e LAURA ZANETTI
La fiducia nel futuro e nel potere trasformativo dell'umanità diventa una risorsa inestimabile in un contesto globale caratterizzato da tensioni geopolitiche ed incertezze economiche. Investire nel futuro non significa solo allocare risorse finanziarie, ma implica soprattutto coltivare la fiducia nelle persone e nelle idee: è infatti attraverso l'innovazione, la ricerca, lo sviluppo e l'educazione che possiamo plasmare un futuro più promettente. Questo è ciò che facciamo, e vogliamo provare a raccontarlo attraverso un progetto, Gres Hub, e una nuova rubrica, genITM, che racconta le persone che lavorano nelle società del gruppo.
Gres Hub è un intervento non speculativo e dalla forte connotazione sociale che consentirà di riqualificare un distretto ex-industriale – di proprietà di Italmobiliare – che si estende per 60.000 mq in una zona altamente strategica per la città di Bergamo. Coniugando bellezza e impatto sociale, Gres Hub vuole essere un magnete aggregante e attraente che unisce persone, che crea spazi e momenti in cui i cittadini si connettono e condividono esperienze, che contribuisce all’accrescimento culturale e sociale delle persone e del territorio. Un’opera di ricucitura con il quartiere, del quartiere alla città, dalla storia al presente. Perché la visione del futuro parte dalla memoria delle nostre radici. È un progetto che risponde alla strategia ESG della holding – declinata nelle quattro leve fondamentali: Governance e catena del valore; Strategia climatica; Salute, sicurezza, benessere; Sviluppo del capitale umano – in quanto permetterà di valorizzare un’area di proprietà attraverso la contestuale creazione di valore per il territorio e le persone che lo abitano. Il primo importante tassello di questo intervento è gres art 671: un nuovo polo artistico e culturale che, come ha sottolineato il Sindaco Gori, «potrebbe essere in qualsiasi grande capitale europea e ci aiuta a immaginare la città in una nuova grande dimensione, non più provinciale ma internazionale».
Progetti, certo, ma soprattutto persone. Perché sono la motivazione, l'impegno, la competenza e le caratteristiche individuali delle persone a decretare il successo di qualsiasi progetto, contribuendo in modo significativo alla diversità di pensiero e all'innovazione all'interno di un'organizzazione. Le persone apportano esperienze uniche, prospettive variegate e competenze specializzate che si amalgamano e fondono in un tessuto ricco di creatività e soluzioni originali. Ed è proprio per raccontare le storie delle persone che lavorano nelle aziende del Gruppo che da questo numero della newsletter abbiamo deciso di introdurre una nuova rubrica: genITM, sintesi di generazione Italmobiliare. Un concetto ampio e inclusivo, volto a rappresentare ed esaltare le differenze, valorizzando però la comune appartenenza ad un gruppo, il nostro Gruppo.
Perché la diversità, dietro le scrivanie di un'organizzazione così come negli impianti di produzione, rappresenta una risorsa inestimabile per affrontare sfide complesse e sviluppare approcci nuovi ed efficaci. In questo primo numero della rubrica genITM abbiamo scelto di dare spazio ai giovani, ed in particolare a quelli che all’interno delle società del gruppo svolgono attività caratterizzate da un elevato grado di artigianalità. Quei giovani artigiani che a leggere le cronache sembrano introvabili, e che invece abbiamo scoperto essere non solo bravi, ma anche estremamente orgogliosi del loro lavoro.
Spostando il focus dalle persone alla holding nel suo complesso, riteniamo importante sottolineare i buoni risultati ottenuti nei primi nove mesi dell’anno, nei quali abbiamo registrato trend positivi legati allo sviluppo e al continuo miglioramento dell’efficienza delle società in portafoglio. Il fatturato consolidato del gruppo si è attestato a 418,5 milioni di euro, in crescita del 14,1% rispetto allo stesso periodo del 2022, principalmente per l’apporto positivo di Caffè Borbone, CDS-Casa della Salute e Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella nonché per l’ingresso di SIDI Sport nel perimetro di consolidamento. Il Margine operativo lordo, pari a 66,7 milioni di euro, è in crescita del 50% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente principalmente grazie alle ottime performance di Caffè Borbone, Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella e Italgen.
Nel mese di ottobre è stata inoltre perfezionata la cessione di Florence InvestCo a Permira. Gruppo Florence è un progetto al quale guardiamo con orgoglio e che è rappresentativo della nostra capacità di creare valore: dall’idea di dar vita ad un polo aggregante di eccellenze industriali italiane nel settore della manifattura tessile conto terzi di fascia luxury all’individuazione delle persone e delle prime aziende per avviare l’iniziativa; dalla definizione della strategia sino alla scelta di un partner adatto a cui affidare il progetto perché venga ulteriormente sviluppato. La costituzione e lo sviluppo di Gruppo Florence hanno permesso di creare valore sostenibile per le aziende, i dipendenti, la filiera e più in generale tutti gli stakeholder, tra i quali ovviamente anche gli azionisti. A questo proposito è significativo evidenziare che dalla cessione di Florence InvestCo Italmobiliare ha incassato 78,2 milioni di euro a fronte di un investimento di 30,7 milioni di euro e con un ritorno MoM di 2,5% e un IRR di 51,2%.
Prosegue naturalmente anche il percorso di sviluppo e valorizzazione delle aziende in portafoglio attraverso la piena integrazione ESG in tutte le fasi dell’investimento. In particolare, il Gruppo sta ulteriormente affinando la propria strategia di decarbonizzazione. Lo scorso marzo era stata formalizzata l’adesione alla Science Based Targets initiative, con la quale Italmobiliare si impegnava a fissare e perseguire obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra a breve e lungo termine in linea con lo scenario net-zero. È ora in corso la fase finale di definizione degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, che saranno inviati entro fine anno al team di esperti della Science Based Target initiative per essere validati: con modalità differenti e secondo gli sfidanti protocolli previsti, gli obiettivi coinvolgono oltre il 70% del Net Asset Value e quasi il 100% della carbon footprint del Gruppo.