STORIE DI PERSONE DAL MONDO ITALMOBILIARE
ALLA SCOPERTA DEI GIOVANI ARTIGIANI
Storie di giovani che all’interno delle società del Gruppo svolgono attività caratterizzate da un elevato grado di artigianalità.
Quei giovani artigiani che a leggere le cronache sembrano introvabili, e che invece abbiamo scoperto essere non solo bravi, ma anche estremamente orgogliosi del loro lavoro.
A Pisogne, comune vicino alla sponda nord del Lago d’Iseo, si trova la sede centrale di ISEO, multinazionale leader in Europa nella progettazione, produzione e vendita di soluzioni meccaniche e connesse per la gestione intelligente degli accessi.
Ci accoglie Mattia Rebaioli, che lavora in ISEO dal 2017. È nato a Pisogne e conosce l’azienda da sempre, ma prima di arrivare qui ha percorso molta strada, prevalentemente su due ruote visto che ha un passato da ciclista professionista con un giro di Italia under 23 alle spalle.
Oggi Mattia ha 33 anni e lavora nell’officina nuove attrezzature, uno speciale reparto nel quale vengono create macchine e sistemi utilizzati negli impianti produttivi ISEO nel mondo. Il suo lavoro non è semplice da spiegare, anche perché si inserisce in un sistema produttivo estremamente complesso nel quale taglio, stampa, meccanica, meccanica di precisione ed elettronica si fondono per creare il prodotto perfetto. E all’interno di questo processo – tra torni, fresatrici, alesatrici, stampanti 3D e microchip – ci sono anche le macchine prodotte da Mattia.
«Ricerca e sviluppo crea un prodotto, i disegnatori realizzano la macchina e l’attrezzatura, noi in officina la produciamo. Fino a pochi anni fa questo reparto non esisteva, c’era solo l’officina riparazioni, poi si è deciso di scindere le due cose», una scelta lungimirante volta a creare valore e competenze in un’area chiave per la produzione e lo sviluppo di nuove soluzioni.
Mentre ci accompagna tra i reparti, Mattia saluta tutti per nome, spiegandoci pazientemente di cosa si occupa ciascun collega «lavoriamo a strettissimo contatto con tutti i reparti, per supportarli dobbiamo sapere cosa fanno, che esigenze hanno e quali criticità si trovano ad affrontare. Capita così che alcune innovazioni partano dal basso e siano finalizzate a migliorare un processo esistente». Ma non solo.
«Conoscendo i processi riusciamo anche a capire se in fase di progettazione o disegno è stato tralasciato qualcosa, e parliamo con i disegnatori o con R&S per trovare una soluzione» spiega fiero Mattia, conscio del fatto che il valore del suo lavoro sta proprio nella capacità di risolvere i problemi, sostenendo o semplificando il lavoro degli altri.
Arriviamo infine all’officina nuove attrezzature, dove ci mostra un macchinario in lavorazione «questo è il progetto più complesso che abbiamo seguito sino ad ora, è una macchina utilizzata nel processo produttivo delle serrature elettroniche, ci lavoriamo da più di un anno».
L'elettronica è centrale nelle strategie dell'azienda, che continua a valorizzare anche la meccanica, riconoscendola come uno dei suoi pilastri fondamentali. Lo conferma anche Mattia, che percepisce chiaramente queste tendenze «l’azienda cresce, sta spingendo tanto, siamo passati dal semplice cilindro meccanico ad un controllo accessi con lo smartphone. Per stare al passo con queste innovazioni frequentiamo moltissimi corsi di formazione e aggiornamento, molti dei quali incentrati sui software o sui nuovi componenti» racconta Mattia.
«È uno degli aspetti del lavoro che preferisco, oltre al fatto che spesso siamo chiamati ad interagire coi fornitori e coinvolti nei processi di selezione e scelta delle soluzioni. Questo mi fa sentire coinvolto nel progetto, dandomi ulteriori stimoli».