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14 settembre 2024 – 16 febbraio 2025
La grandezza, la solitudine, il mito, la caducità dell’essere umano: gres art 671 ospita una nuova mostra dedicata a Marina Abramović, una delle figure più influenti del nostro tempo.
«Questa mostra è unica perché integra non solo il mio lavoro performativo, ma anche le mie ultime ricerche sull'uso di nuovi materiali e formati diversi, come nella mia più recente opera Seven Deaths, un'opera lirica che ho creato e successivamente trasformato in un'installazione video», spiega Marina Abramović.
‘between breath and fire’, questo il titolo del progetto, indaga alcuni temi chiave che hanno contraddistinto la carriera cinquantennale dell’artista: il respiro, il corpo, la relazione con l’Altro e la morte. 30 delle sue opere più iconiche e recenti, esposte sia in spazi interni che esterni, creano un rapporto osmotico con lo spazio espositivo e, per la prima volta, anche con il giardino che ospita il Tree soundscape, il paesaggio sonoro dell’Albero. Qui, la diffusione tra gli alberi di un canto di uccelli sfuma i confini tra naturale e artificiale, tra realtà e finzione, tra mortalità e trascendenza.
Un percorso completo ma complesso che ha al proprio centro l'installazione cinematografica Seven Deaths dedicata da Marina Abramović a Maria Callas, di cui diventa una sorta di alter ego: un amore che ha avuto origine nell’adolescenza dell’artista serba, che ricorda di aver sentito per la prima volta la voce della Divina nella cucina della nonna a Belgrado e di essersi commossa per la sua potenza emotiva.
«Non capivo le parole - era in italiano - e ricordo di essermi alzata in piedi, sentendo una scarica elettrica lungo tutto il corpo e un’incredibile emozione attraversarmi. Iniziai a piangere senza riuscire a controllarmi; fu una tale emozione da non poterla mai dimenticare», ricorda Marina Abramović.
Una serie di parallelismi, richiami e rimandi tra le vite delle due artiste trovano compimento nel film lirico che rappresenta un’esperienza immersiva a partire dalla rievocazione e messa in scena di sette morti tragiche e premature delle eroine interpretate da Maria Callas e impersonificate da Marina Abramović, accompagnate dalla colonna sonora costituita a partire da sette assoli della soprano.
«Era così forte sul palco, ma così infelice nella vita. E morì davvero per amore. Una volta, nel corso della mia vita, anch'io fui così innamorata da non riuscire a mangiare, a dormire, a pensare, ma poi, il mio lavoro mi salvò», spiega la Abramović.
«Siamo entusiasti di ospitare a gres art 671 la mostra di un’artista di fama mondiale che ha sempre posto l'osservatore al centro delle proprie opere e della propria arte. Il nostro polo culturale è nato proprio con l’ambizione di coinvolgere quanto più possibile i visitatori, facendoli interagire con lo spazio e le opere, rendendoli parte attiva del percorso. Dopo la preview, in occasione della Capitale Italiana della Cultura 2023, ospitare ora 'between breath and fire' significa per noi aspirare ad avere, in un’unica prospettiva, la visione di un’artista straordinaria con la missione di un luogo culturale, un connubio perfetto che ci onora e che certamente saprà suscitare grandi emozioni», conclude Roberto Pesenti, Presidente gres art 671.