
Raccontare una storia che inizia a Firenze 800 anni fa, e arriva oggi a Londra
Sognare di lavorare nel mondo della cultura e trovare impiego in un'azienda che si occupa di beauty e fragranze sembrano due cose incompatibili, ma Giovanna Flacco, che ha 34 anni ed è Senior Global Marketing & Brand Manager di Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, è riuscita a coniugarle. Originaria di Pescara, Giovanna si è laureata in Economics and Management for Arts, Culture and Communication in Bocconi «ho sempre avuto una vocazione per il mondo dell’arte, per questo ho scelto un percorso di studi che potesse consentirmi di lavorare nel settore», spiega. Dopo la laurea la sua carriera prende però una diversa direzione «avevo avuto alcune esperienze in piccole associazioni legate al mondo dell’arte, ma tutte avevano un raggio di azione locale e offrivano limitate opportunità di crescita, mentre io cercavo qualcosa di più ampio respiro. Ho quindi accettato l’offerta di Luxottica, che mi ha dato l’opportunità di lavorare in un contesto internazionale e ricco di stimoli, e dove sono rimasta sei anni». Poi, nel 2021, l’incontro con Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, che Giovanna conosceva e ha scelto anche per la sua straordinaria storia «ricordo ancora la meraviglia provata la prima volta che sono entrata nel negozio di Via della Scala di Firenze, un autentico museo che rappresenta la porta di ingresso ad un viaggio lungo ottocento anni nella storia di Firenze, dell’arte e della profumeria». E proprio alla valorizzazione della storia di Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella era legato il primo progetto a cui ha lavorato «ho preso servizio in ottobre – ricorda – solo poche settimane prima della ricorrenza degli ottocento anni di storia dell’Officina. Sono state settimane di lavoro febbrili per preparare l’evento di celebrazione a Firenze e uno speciale con Vogue, che conservo ancora gelosamente in ufficio».
La storia è anche oggi sempre al centro del racconto del brand, che guarda deciso al futuro senza mai dimenticare le sue profonde radici, da cui trae forza e ispirazione. Un esempio è il lancio, nel 2023, della linea "I Giardini Medicei", quattro Eau de Parfum L’Iris, Bizzarria, Gelsomino, Magnolia (alle quali nel 2024 si sono unite Acqua, Quercia, Ambra e Incenso) che nascono da un lavoro filologico di ricostruzione attraverso il quale la maison fiorentina è risalita alle origini di alcune varietà specifiche di fiori e piante, le cui radici sono indissolubilmente legate alla storia di Firenze e della famiglia Medici. Parallelamente l’Officina si è impegnata a contribuire al restauro del Giardino Segreto della Villa Medicea di Castello (FI), adibito nel 1668 alla coltivazione del rarissimo gelsomino di Goa che ha ispirato l’omonima fragranza della nuova linea di Eau de Parfum.
Attualmente l’Officina è invece sponsor della mostra “Michelangelo, Leonardo, Raphael: Florence, c. 1504”, in scena sino al 16 febbraio 2025 alla Royal Academy of Arts di Londra. La scelta di sostenere la mostra non solo rientra nell’impegno dell’azienda nel portare la bellezza e il patrimonio culturale fiorentino oltre i confini italiani, ma è soprattutto volta a sottolineare il legame tra Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella e il rinascimento fiorentino, in particolare con Leonardo da Vinci. «Quando nel 1504 era a Firenze per lavorare ai preparativi de 'La Battaglia di Anghiari', Leonardo soggiornava proprio nel convento di Santa Maria Novella – spiega Giovanna – là dove ancor oggi si trova il nostro negozio di Via della Scala, che all’epoca era già in attività da quasi tre secoli». Fu proprio qui che Leonardo, ispirato dai rimedi e dalle acque aromatiche preparate dai frati, si immergeva nello studio della botanica e dei profumi, creando alambicchi in vetro per la loro distillazione. Studi e progetti che hanno ispirato la realizzazione di oggetti ancora oggi custoditi e visibili nello storico negozio dell’Officina. Da lì a poco, inoltre, l’Officina avrebbe ricoperto un ruolo capitale nella cultura europea del profumo, quando nel 1533 Caterina de’ Medici portò per la prima volta questo liquido portentoso alla corte di Francia. Ma consa significa comunicare un brand con ottocento anni di storia? «È un’enorme responsabilità, a differenza di altri marchi noi non possiamo sbagliare, abbiamo il privilegio di custodire una storia industriale senza eguali e il dovere di preservarla e tramandarla – risponde decisa Giovanna –. Stiamo distillando un nuovo capitolo di storia, e per farlo servono conoscenza, consapevolezza, cura e impegno, caratteristiche che accomunano tutti i colleghi che lavorano in azienda e naturalmente anche le persone del mio team, con cui si è creato uno straordinario rapporto professionale e umano».