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Sanità per tutti: il modello CDS
«Promuovere la sanità per tutti», poche parole che sintetizzano la mission di CDS-Casa della Salute, network di poliambulatori fondato da Marco Fertonani ed entrato nel Gruppo Italmobiliare nel 2020, che conta oggi 34 strutture tra Liguria e Piemonte.
«L’intuizione mi è venuta quando vivevo in Spagna e ho visto nascere le prime cliniche odontoiatriche, che offrivano ottimi livelli di servizio a prezzi accessibili – spiega Fertonani, Amministratore Delegato della società –. Ho pensato di riproporre il modello in Italia, iniziando da diagnostica per immagini e visite specialistiche, per le quali nel pubblico c’erano attese fino a un anno e che privatamente avevano costi molto elevati».
L’idea che diventa realtà nel 2013, con l’inaugurazione della prima clinica a Busalla (GE), e si rivela subito vincente «nei primi anni ricevevo lettere dai pazienti che mi ringraziavano per aver dato loro la possibilità di curarsi, facendo esami importanti che altrimenti non avrebbero potuto permettersi in tempi così brevi – ricorda Fertonani –. Era il segno che stavamo facendo qualcosa di importante, che prima non c’era».
Altro aspetto distintivo e qualificante di CDS è la capillarità con cui copre il territorio. In controtendenza rispetto al pubblico e al privato, che sempre più frequentemente abbandonano i piccoli centri per concentrare le risorse nei territori a più alta densità abitativa, CDS ha aperto numerose cliniche in piccoli comuni, spesso riqualificando stabili in disuso. «Così facendo creiamo nuovi posti di lavoro, riqualifichiamo aree abbandonate e permettiamo alle persone di fare visite e controlli vicino a casa», spiega Fertonani. Che aggiunge con orgoglio «Il nostro modello non si limita a rispondere a un bisogno individuale, ma ha un impatto profondo sul territorio, contribuendo a una sanità più sostenibile e inclusiva e favorendo la coesione sociale e la resilienza delle piccole comunità».
C’è, infine, un ultimo aspetto che Fertonani ci tiene a sottolineare, ovvero il valore della prevenzione. «Mi piace dire che curiamo le persone sane, perché offrendo la possibilità di accedere ad analisi, esami e visite a prezzi spesso simili a quelli del ticket pubblico, consentiamo alle persone di svolgere attività di prevenzione. Così facendo permettiamo di intervenire tempestivamente, evitando interventi più complessi e costosi in futuro, con un impatto positivo non solo sulla salute dei singoli, ma sull'intera comunità, contribuendo a una sanità che sia davvero per tutti».
Il modello funziona e nel 2019 CDS conta già 8 strutture in Liguria. L’anno successivo Italmobiliare acquisisce la maggioranza della società, dando nuovo impulso al percorso di sviluppo di CDS, anche oltre la regione Liguria. «L’ingresso di un partner con principi solidi e una visione condivisa ha dato una nuova direzione alla nostra strategia. Avere un socio di maggioranza come Italmobiliare, che mette al primo posto la sostenibilità e la responsabilità, mi ha tranquillizzato. Non sarei mai stato in grado di lavorare con un partner finanziario che avesse come unico obiettivo il risultato economico, sacrificando i principi che sono alla base del nostro operato».
Italmobiliare accompagna la società anche nell’implementazione di una evoluta e ambiziosa strategia ESG, che si riflette nelle molte azioni concrete avviate in questi anni. CDS ha adottato un codice etico e politiche di sostenibilità, che guidano ogni aspetto della sua operatività, e ha aderito all'UN Global Compact, impegnandosi a rispettare i Dieci Principi fondamentali in materia di diritti umani, lavoro, ambiente e lotta alla corruzione. In linea con questi principi, l'azienda ha inoltre aderito ai Women's Empowerment Principles e si è impegnata a raggiungere nei prossimi mesi la certificazione della parità di genere. Parallelamente, monitora in dettaglio la propria carbon footprint, un passo importante verso una gestione più responsabile delle risorse, e ha formalizzato la sua adesione alla Science Based Targets initiative, impegnandosi a definire obiettivi di riduzione significativa delle emissioni a breve termine e raggiungere net-zero entro il 2050.
Tra le principali sfide che un'azienda in rapida espansione come CDS deve affrontare, sottolinea Marco Fertonani, c’è la capacità di attrarre e trattenere i migliori talenti, nonché garantire una formazione continua e aggiornata. «Nel 2023, abbiamo erogato oltre 24.000 ore di formazione, il 94% delle quali su base volontaria – spiega Fertonani –. Questo dimostra quanto sia per noi fondamentale investire nelle persone e nel loro sviluppo, non solo dal punto di vista professionale ma anche in relazione ai valori che guidano la nostra azienda, come la sostenibilità e l'inclusione».
È stato inoltre avviato il progetto CDS incontri: 21 convegni su 8 aree tematiche che si sono svolti in 6 diverse città con l’obiettivo di fare divulgazione scientifica e offrire percorsi di crescita ai medici, rispondendo anche alla loro esigenza di conseguire Crediti Educazione Continua in Medicina obbligatori per legge.
L’azienda sta inoltre lavorando a un piano di formazione per il prossimo biennio, che parte da una valutazione approfondita delle attuali competenze del personale e mira a proporre obiettivi di crescita per ogni dipendente, migliorando non solo le competenze tecniche, ma anche quelle relazionali, come le soft skills «vogliamo sviluppare una vera e propria academy che, a partire dal 2025, offrirà formazione continua a medici e dipendenti, con un forte orientamento allo sviluppo della rete e della cultura aziendale», spiega Fertonani.
Fondamentale è anche la capacità di attrarre i migliori talenti «stiamo lavorando per ottimizzare politiche retributive, benefit e work-life balance. Migliorare la nostra competitività nel processo di recruiting è una priorità, per questo stiamo creando sinergie con le università per attivare tirocini che ci permettano di intercettare i talenti del futuro».
In conclusione, Casa della Salute non solo si impegna a garantire l'accesso alle cure per tutti, ma sta anche tracciando un cammino verso una crescita sostenibile che tenga conto del benessere delle persone, del territorio e dell’ambiente. L’obiettivo è diventare un modello di sanità responsabile e sostenibile, capace di affrontare le sfide future con una visione inclusiva e lungimirante.
L’obiettivo è diventare un modello di sanità responsabile e sostenibile,
capace di affrontare le sfide future con una visione inclusiva e lungimirante.