Sanda Ojiambo (Global Compact) in visita in Italia. Italmobiliare è componente del Board di UN Global Compact Network Italia.
Sanda Ojiambo – Assistant Secretary-General e CEO del Global Compact delle Nazioni Unite – ha incontrato a Roma i Membri del Consiglio Direttivo dell’UN Global Compact Network Italia.
«Il network cresce, anche in Italia, anche dopo la pandemia», ha dichiarato al termine dell’incontro. Italmobiliare è membro fondatore di UN Global Compact Network Italia e partecipa attivamente alle iniziative anche attraverso impegno diretto di Stefano Gardi, Chief Sustainability Officer di Italmobiliare, che in qualità di consigliere è membro del board della Fondazione. Gardi ha contribuito all’incontro del 29 giugno con i vertici di UN Global Compact Network Italia condividendo la strategia sostenibile della Holding e rilanciando impegno e determinazione anche a nome di tutte le Portfolio Companies del Gruppo.
Nominata nel pieno della prima ondata pandemica, Ojiambo ha lanciato la Strategia 2021-2023, con l’intenzione di accelerare l’impatto collettivo globale del settore privato nel raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030, in parte rifacendosi ai Dieci Principi che hanno dato vita al Patto nel 1999, e si è impegnata ad allargare il numero di imprese che vi partecipano.
«La soluzione della crisi climatica non può essere rimandata, le disuguaglianze sociali vanno colmate, la crisi energetica va considerata in maniera più olistica e bisogna canalizzare le risorse finanziare che abbiamo a disposizione verso la realizzazione dei 17 SDGs» spiega Sanda Ojiambo. In questo contesto il settore privato «è parte della soluzione, deve sedersi ai tavoli. Le aziende portano innovazione, tecnologia e muovono capitali. Ovviamente anche le istituzioni sono centrali perché gli SDGs richiedono risposte multistakeholder, multilaterali. Per risolvere le crisi globali servono la politica, la società civile, le Nazioni Unite. Agiamo a livello globale per mettere a terra una risposta locale».
«È stato importante conoscere il network italiano e il nuovo board, con cui ci siamo trovati d’accordo sulle priorità da seguire. È importante essere oggi in Europa, dove è aperto il dibattito sulla due diligence per i diritti umani e sul gender reporting: il Global Compact sta lavorando con i network europei per capire come le nuove direttive europee potranno diventare degli strumenti pratici che le aziende potranno usare per essere conformi a queste priorità».
APPROFONDIMENTI
https://globalcompactnetwork.org/it/